La spiaggia di Le Saline, deve il nome alle antiche Saline che sorgono in quella zona e che sin dal 1200 d.C. vennero sfruttate dai monaci di Santa Maria di Tergu.
La spiaggia è dominata da una torre di avvistamento, tra le più antiche della Sardegna e che ne movimentano il paesaggio, dividendola in due.
L’acqua è bassa e cristallina, dal colore azzurro cielo, che ben si abbina al color argenteo della sabbia. La natura circostante è solitaria e selvaggia, di grandi dimensioni, perché collegata ininterrottamente alle altre spiagge, la rena è formata da ciottoli bianchi, piccoli e piccolissimi, e poca sabbia fine e candida.
La spiaggia Le Saline non è mai affollata, salvo i punti dove si giunge vicini con l’auto, spesso non è tanto pulita, con frequentissima presenza di Posidonie, anche in banchi di grandi dimensioni, alle spalle della spiaggia è presente una piccola zona umida, lo Stagno delle Saline, poco profondo, ed occupa una superficie di circa 7,5 Ha.
E’ separato dal mare da una sottile striscia sabbiosa ed ha uno sviluppo in lunghezza in senso perpendicolare alla linea costiera di circa 800 mt. contro una larghezza di soli 100 mt. La spiaggia si può raggiungere percorrendo la SP 34 in direzione Stintino, fino al cartello, che all’altezza del km 27 indica la corrispondente deviazione.
La tonnara, la più importante del settentrione isolano, funzionò fino al 1968 e fu chiusa definitivamente nel 1975; successivamente venne restaurata e trasformata in villaggio turistico.
Nelle vicinanze si trovano degli edifici seicenteschi abbandonati, della tonnara delle Saline. Nei giorni in cui è battuta dal vento, il che capita molto spesso,
Le Saline è molto frequentata anche dagli amanti del surf e dell’windsurf. Quest’ultima è ben attrezzata ed offre un parcheggio, bar, punti di ristoro ed un hotel.